DEPRESSIONE, CURE ADEGUATE SOLO PER IL 17%

 Psichiatri: chiediamo campagna prevenzione

depressione : cure adeguate solo17%

Dalla depressione, così come da molte altre malattie psichiatriche, oggi si può guarire, ma
l’Italia è fanalino di coda per le cure: solo il 17% dei pazienti è infatti trattato in modo
adeguato, contro una media europea del 23%.

Un fenomeno, quello del ‘Treatment gap’ – ovvero la distanza fra ciò che potrebbe essere
fatto e ciò che realmente si fa per la cura dei disturbi mentali – su cui fa luce un grande e
recente studio internazionale condotto dall’Organizzazione mondiale della sanità in 21
Paesi, emerge che il 23% delle persone affette da depressione maggiore nei paesi ad alto
reddito (e solo il 2% in quelli a basso reddito) riceve un trattamento rispondente a criteri
minimi di adeguatezza.

Oltre il 40% degli italiani ha riportato, durante la pandemia, un peggioramento dei sintomi ansiosi e depressivi e l’accesso alle cure rimane un tasto dolente in questo settore del Servizio sanitario.

Nello studio è stimato che in Italia soffra di depressione maggiore circa il 3% della
popolazione e circa la metà di queste persone non aveva percepito la propria depressione
come una patologia da curare.  C’è la necessità di rimettere la psichiatria nelle condizioni di fronteggiare un sommerso di 4,5 milioni di italiani con disturbi non ancora intercettati dal sistema e prevenire il peggioramento del loro decorso clinico.

Puntare sulla prevenzione e su risposte innovative anche in termini di teleconsulto e telemedicina e guardare alle nuove povertà anche sociali.

I modelli europei e le best practices nel settore di certo non mancano. Al momento sembrano irraggiungibili dal nostro Paese nonostante la magnitudo di questa emergenza non consenta tentennamenti.