PSICHIATRIA CHE VERRA’: MEDICI, FAMIGLIA ED ASSOCIAZIONI UNITI

Estratto da:  Salute e Benessere

Sulle orme di Basaglia, familiari e utenti insieme per qualita’ cura. Nasce l’UFE

23 gennaio, 19:26

Psichiatria: riunione Ufe a Trento (dal sito www.fareassieme.it) Psichiatria: riunione Ufe a Trento (dal sito www.fareassieme.it)

Si diffonde nella sanità italiana, nel settore della cura delle malattie mentali, la figura degli Ufe (Utenti familiari esperti), idea nata a Trento negli anni ’90 su iniziativa del locale Dipartimento di Salute Mentale diretto dal dottor Renzo De Stefani. “Nuove realtà stanno adottando le nostre piattaforme – spiega lo stesso De Stefani – e l’arrivo nella capitale dell’incontro nazionale della Rete Ufologica, dopo quelli di Milano e Cagliari, dimostra quanto stiamo ‘bucando’ anche nell’opinione pubblica”.

Proprio per continuare a incrementare la partecipazione attiva di utenti e familiari esperti (Ufe) nei contesti delle cure psichiatriche e psichiche, il 24 gennaio e’ in programma a Roma il terzo incontro della Rete, all’Auditorium del Seraphicum.

La filosofia del movimento ‘Le Parole ritrovate’, che vede associazioni, operatori sanitari, utenti dei servizi di salute mentale e familiari lavorare fianco a fianco per vincere la malattia è quella – spiegano gli organizzatori in una nota – “di diffondere e trasmettere l’esperienza acquisita dalla malattia mentale e dai percorsi di cura”.

“L’incontro – dice Giovanni Fiore, referente del Lazio de ‘Le Parole Ritrovate’ – vuole mettere in evidenza come il ‘Fare assieme’ è l’elemento essenziale per la costruzione di efficaci percorsi di cura. I protagonisti sono utenti e familiari che dalla malattia e dal loro percorso di cura traggono consapevolezza del loro sapere ‘esperienziale’ e sviluppano la capacità di trasmetterlo. Essi spendono il loro sapere nelle attività dei servizi di salute mentale a fianco degli operatori e favoriscono la condivisione il protagonismo e la centralità dell’utente nel percorso di cura. Sentire dalla viva voce il racconto della loro esperienza è un momento di grande interesse e di grande emozione per la concreta prospettiva di cura che propone”.

“Possiamo così dire – conclude Fiore – che l’ingresso degli Ufe nei Servizi di salute mentale, realizza l’obiettivo di Franco Basaglia, che nell’impossibilità di portare il malato dal manicomio all’interno della città, si prodigò per portare la città, ovvero la comunità, dentro il manicomio. L’ingresso della società civile nei servizi, trasforma quella che era l’assistenza, ossia, trasforma un costo in una risorsa di cui beneficia l’intera comunità. I familiari e gli utenti divengono, assieme, portatori di un’esperienza di vita da condividere e da donare ad altri”.